Finalmente una TV libera e democratica: sbarca in Italia Current TV!
Italia il 11-05-2008 | da redazione | Letta 2217 volteMa di che si tratta? Semplice, di una tv fai-da-te, “libera e democratica” come dicono i realizzatori. I contenuti e il palinsesto si decidono attraverso la rete.
Il meccanismo è questo: chi vuole può spedire un video auto prodotto a Current TV. I video saranno mostrati sul sito e votati dagli utenti, i più graditi andranno su Sky (canale 130). I filmati variano tra i 2 e gli 8 minuti, e popolano circa il 30% del palinsesto. La parte restante è affidata a 30 giornalisti Current TV, specializzati in reportage ad alto rischio. Un esempio del loro lavoro è l’inchiesta sui naziskin dell’ex Urss “Dalla Russia con odio”, realizzata dallo staff statunitense. Oltre ai Pod (così sono definiti i contributi multimediali) degli utenti, sul canale sarà visibile il meglio dei contenuti provenienti da tutto il mondo, doppiati o sottotitolati.
A dire il vero non è proprio una novità. In realtà sia Arcoiris.tv che YouReporter.it ospitano da tempo i video autoprodotti dagli utenti, per non parlare di YouTube.com. La cosa insolita è questa: i video, se accettati, sono pagati dai 200 agli 800 euro, con gran gioia dei videomaker.
A presentare Current TV l’ 8 maggio scorso, al teatro Ambra Jovinelli di Roma, Al Gore in persona. Con lui il suo socio, uomo d’affari ed ex parlamentare USA Joel Hyatt e il direttore dei programmi italiani Tommaso Tessarolo. L’evento ha richiamato nella capitale i blogger più importanti d’Italia che hanno potuto porre di persona ad Al Gore le domande che erano state preventivamente votate, cioè che sono state poste sul sito e poi scelte in base ad un democratico sistema di votazione.
Buonaidea era lì con il suo quesito (il terzo più votato) "Current TV e la censura":
“Vorrei chiedere a Mr. Gore come si pone Current TV nei confronti della censura. House of Freedom ci colloca agli ultimi posti nel mondo per la libertà di informazione. Cosa farebbe Current TV se le fosse imposto di NON trasmettere un video lecito sul Papa o sul presidente del consiglio?”
La risposta del Premio Nobel? “In onda comunque”. Anzi ci scherza su “Speriamo che lo vietino, così aumenta l’audience”. E giù applausi.
Chissà, forse abbiamo contribuito, almeno in parte, ad avere un’informazione più libera. Infatti, con la sua risposta, ha comunque stabilito, davanti a migliaia di persone (era in streaming su Sky TG24), un principio che se fosse disatteso metterebbe in cattiva luce lui e la sua creatura. Insomma, forse non sarà una rivoluzione mediatica, forse non raggiungerà il successo sperato, ma attendiamo fiduciosi che Current TV trionfi nel nostro paese, l'Italia ha bisogno come il pane di una voce libera.
Chissà che non sia la volta buona... forza Current TV!
(buonaidea)
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