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Scarpe e vestiti per bambini: consigli per farli stare comodi e liberi stando attenti al risparmio

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del 24/01/2010 | da redazione | idea letta 17736 volte
Foto dell'Idea

Collo alto, collo basso, morbide, ginnastica, chi più ne ha più ne metta. Quando il vostro bimbo avrà bisogno di scarpe vi sentirete elencare ogni teoria e il contrario di essa, l'unica costante accomunante è che costano tutte una follia!

 

E alcune sono proprio una follia: a cosa serviranno mai le scarpine sagomate per culla? O quelle con il plantare anatomico per il neonato che non cammina? E perché schiere di eminenti pediatri affermano che il bimbo necessita di scarpe chiuse con collo alto che sostenga bene il piede, e altre schiere di altrettanto eminenti pediatri affermano che il piede si sviluppa nel modo migliore quando il bimbo cammina a piede nudo o con scarpe morbide a collo basso?

 

Scegliete pure la teoria che più piace a voi e al vostro portafoglio, sappiate comunque che in genere le costosissime scarpe a collo alto primi passi verranno usate pochissimo se il bimbo le mette solo fuori casa, come è augurabile, perché il vostro bimbo è piccolo e cammina ancora pochissimo, il piede cresce, e soprattutto... la stagione cambia e la scarpetta leggera dovrà essere cambiata con quella pesante o viceversa!

 

Per le scarpe i nostri consigli sono:

 

  • Innanzi tutto abbiate pietà dei vostri figli in fasce e non mettete loro scarpe, anche se regalate, fino a quando non ne avranno davvero bisogno;
  • Quando cominceranno a camminare e per gli anni successivi permettete loro di stare il più a lungo possibile senza scarpe: per esempio in casa vanno benissimo i calzini antiscivolo - anche quando li portate in casa di amici - in inverno con doppio calzino, in estate preferibilmente a piedi nudi ogni qual volta sia possibile. E' il modo migliore per favorire il corretto sviluppo della muscolatura e dell'ossatura dei piedi;
  • Comprate loro scarpe della giusta misura nell'esatto momento in cui ne hanno bisogno, non affrettatevi a comprare scarpe che magari al momento opportuno non saranno della giusta misura. Non azzardate acquisti in anticipo di una stagione sperando di risparmiare per la successiva, probabilmente il numero sarà sbagliato o la scarpa sarà troppo leggera o pesante per il tempo che si presenta nel momento in cui servono;
  • C'è chi dice che la scarpa numero 20 usata dieci volte dal fratellino rovinerà il piede della sorellina che la riciclerà... noi azzardiamo l'ipotesi che non rovinerà il piede di nessuno perché non è affatto sformata, perché la sorellina la userà poco anche lei e perché quella nuova "primi passi" costa poco meno di 80 euro!
  • Se è inverno, vostro figlio mette le scarpe solo quando va al parco; fa freddo piove e viene buio alle quattro del pomeriggio quando lui si sveglia e non può uscire; mette la scarpa 20 minuti al giorno nel tragitto tra casa e asilo, e poco più, per di più è spesso malato ed è quasi sempre a casa.... Risparmiate 40 euro e teneteli per la prossima stagione quando il bimbo uscirà di più e le potrà sfruttare;
  • Se abitate in località dove nevica abitualmente, vi consigliamo, dal momento in cui i bambini camminano bene, di procurarvi per tempo dei moonboot o similari: in genere vanno bene per più di una misura di piede e di fatto quando ci si sveglia il mattino con la neve improvvisa è un vero delitto non poter portare fuori il bimbo perché non si hanno scarpe adatte o calzoncini da neve (procuratevi anche calzoncini da neve).

 

Vestiti e scarpe per bambini

 

I VESTITI

Diversamente da quanto si crede, i bimbi non hanno bisogno di quantità industriali di indumenti, non preoccupiamoci quindi quando ci verranno poste previsione catastrofiche: "Vedrai quanti soldi spenderai per i vestiti! Costano tantissimo e non sono mai abbastanza!". Facciamoci prestare tutto il prestabile e andiamo a comprare solo quelle pochissime cose di cui avremo bisogno al momento opportuno.

 

Alcune indicazioni utili che in genere si imparano dopo avere comprato vestiti inutili:

 

  • Evitate di comprare i vestiti in anticipo, per esempio mesi prima nei saldi o l'anno prima per l'anno dopo, ecc: non si può prevedere la taglia del bimbo e tantomeno se la stagione sarà calda o fredda;
  • Quando si acquista qualunque capo di abbigliamento è importante guardare la taglia effettiva e MAI fidarsi delle taglie dichiarate che a volte sono completamente fuori misura, a meno che si conosca già la marca che si intende comprare;
  • Evitare vestiti scomodi sia per il bimbo sia per la vestizione - svestizione;
  • È importante che i vestiti dei bimbi siano il più possibile "puliti" per quanto riguarda l'inquinamento sia dei componenti - tessuti e coloranti - sia dei detersivi usati per lavarli. Scegliete vestiti di fibre naturali, scartate quelli sintetici, quelli con applicazioni di materiali sintetici o stampe di plastica. Più colori e più applicazioni sui vestiti significano più lavorazioni e più inquinamento. Più il vestito è neutro, anche nel colore, meno è inquinato e inquinante. Esistono in alcune catene di supermercati (es. Esselunga, Oviesse e altri ) dei vestiti dal costo contenutissimo (6-7 euro una maglietta estate taglia 12 mesi e 7-8 euro una tutina estiva 12 mesi) con il MARCHIO FIDUCIA NEL TESSILE OEKO TEX (test per sostanze nocive). Si riconoscono per questa scritta e per un logo arcobaleno. Hanno una certificazione seria e affidabile e sono veramente economici.

 

Da notare come già dai 9-12 mesi, i vestiti per maschi e femmine siano fortemente differenziati: prima di questa età in genere si distinguono solo per il colore (rosa o azzurro); per il resto spesso si possono utilizzare gli stessi vestiti per maschi e femmine.

 

Dai 12 mesi in poi avviene uno strano fenomeno: non abbiamo più a che fare con vestiti per bambini, bensì con abiti per piccole signorine e piccoli ometti; quasi tutti quelli da bimba sono improponibili per i maschi, mentre quelli da bimbo sono troppo maschili per le femmine. Questa imposizione commerciale sembra fatta apposta per costringerci a comprare più vestiti.

 

Un modo di aggirarla è comprare vestiti semplici, tipo tute, jeans, felpe, polo e altri capi che possono essere unisex (purché ovviamente la mamma non tenga eccezionalmente a far indossare a sua figlia solo vestiti evidentemente femminili).

 

L'altra possibilità è comprare vestiti online da alcuni marchi ecologici:

 

  • Lotties (www.lotties.it): produce capi molto spartani, solo con cotone che cresce già colorato in pianta (dunque panna, beige, marroncino, verdolino); sono capi carini, semplici, che vanno bene un po' per tutti;
  • Otic (www.oticbiotex.it): una marca ottima per qualità ed estetica, ha prezzi buoni e fa tutto molto colorato (con colori vegetali o minerali, esenti da sostanze tossiche, e cotoni da agricoltura biologica). Anche qui molti abiti possono andare bene per entrambi i sessi;
  • Cut4cloth (http://www.cut4cloth.co.uk): in Inghilterra produce vestiti di cotone da agricoltura biologica e manifattura equo-solidale (sia la produzione del cotone sia la lavorazione degli abiti sono opera di una cooperativa di villaggi indiani su base etica).

 

Tags: bambini acquisti abiti risparmio

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